Importante provvedimento ottenuto in via d’urgenza dal nostro Studio innanzi al Tribunale di Roma che ha ordinato alla Banca di rettificare l’illegittima segnalazione a sofferenza effettuata in danno di una società nostra cliente.
Si segnala questo pronunciamento giudiziale perché di particolare interesse nei confronti di tutti quei soggetti (società e/o privati) che hanno crediti in contestazione con gli Istituti di Credito.
Infatti, in presenza di crediti litigiosi, come era quello della società nostra cliente che aveva intrapreso una causa contro la Banca per la restituzione di quanto indebitamente pagato a titolo di interessi e commissioni, alla Banca stessa – ancorché la causa si protragga per anni – è preclusa la possibilità di modificare la segnalazione da credito contestato a credito in sofferenza in presenza di contestazione non manifestamente infondata.
Nel caso di specie il Tribunale di Roma, adito in via d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per ottenere la cancellazione della segnalazione a sofferenza effettuata in ordine ad un credito contestato, accertato il carattere litigioso del credito e la non manifesta infondatezza della contestazione, preso atto sia del fatto che non era intervenuta alcuna modifica della situazione finanziaria della cliente che dell’omessa comunicazione di imminente segnalazione a sofferenza, ha ordinato alla Banca stessa l’immediata rettifica della segnalazione a sofferenza condannando l’Istituto di credito anche alle spese giudiziali.
Non si può non sottacere il fatto che siffatte condotte poste in essere in maniera arbitraria ed illegittima dalle Banche possono causare importanti danni al soggetto indebitamente segnalato in sofferenza che potranno agire per il ristoro degli stessi innanzi ai Tribunali per la liquidazione con autonomo giudizio per il risarcimento